Comunicazione Aumentativa Alternativa CAA: Risorse gratuite
Per i nostri bambini l'inclusione è il traguardo più difficile da raggiungere perché lo si conquista nel tempo e soprattutto perché non dipende solo dal loro duro lavoro, ma dalla volontà di chi sta loro attorno. E' più ricorrente sentir parlare di inclusione scolastica e sociale, ma anche quella familiare non è così scontata come si può pensare. Inclusione non è solo accettare, accogliere, accudire, amare, ma è, quando è possibile, condivisione e partecipazione ai momenti di vita familiare così come sociale e scolastica. Quanto più il bambino si sentirà coinvolto tanto più si sentirà "incluso".
Vorrei mostrarvi un nostro "momento di inclusione" della giornata, "il dopo cena", nel quale Lorenzo, ormai di sua iniziativa ma con il nostro aiuto, racconta con le immagini quello che ha fatto durante la giornata (Video 1-2). Una delle sue passioni è il cibo, quindi motivato da questo suo forte interesse siamo riusciti ad ottenere che lui rispondesse in maniera pertinente, con le immagini, alle nostre domande, componendo brevi frasi su una "lavagna con velcro" che abbiamo predisposto e appeso per lui alla parete vicino alla tavola dove solitamente ceniamo, proprio per regalarci questo momento.
Vorrei mostrarvi un nostro "momento di inclusione" della giornata, "il dopo cena", nel quale Lorenzo, ormai di sua iniziativa ma con il nostro aiuto, racconta con le immagini quello che ha fatto durante la giornata (Video 1-2). Una delle sue passioni è il cibo, quindi motivato da questo suo forte interesse siamo riusciti ad ottenere che lui rispondesse in maniera pertinente, con le immagini, alle nostre domande, componendo brevi frasi su una "lavagna con velcro" che abbiamo predisposto e appeso per lui alla parete vicino alla tavola dove solitamente ceniamo, proprio per regalarci questo momento.
Video 1 In questo primo video suggeriamo a Lorenzo come procedere nel raccontare gli avvenimenti.
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Video 2 In questo secondo video invece Lorenzo scrive la prima parte della giornata di sua iniziativa.
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L'inclusione scolastica è garantita dalla legge italiana, anzi da direttive, principi e norme che regolano comportamenti e modalità di intervento delle diverse professionalità che operano in ambito scolastico. I ruoli sono ben definiti così pure gli adempimenti di ognuno, ma la normativa spesso non riesce ad essere applicata perché mancano le condizioni (aule numerose, insegnanti di sostegno precari, poca conoscenza del bambino disabile) o, peggio, lo sconcertante rifiuto da parte dei docenti di considerare l'alunno con bisogni speciali parte integrante della classe, rendendo così impossibile la realizzazione di una solida e continuativa rete di collaborazione per "programmare" l'inclusione, che non potrà mai avvenire ad opera del singolo docente o operatore sanitario.
"Si è integrati/inclusi in un contesto quando si effettuano esperienze e si attivano apprendimenti insieme agli altri, quando si condividono obiettivi e strategie di lavoro e non quando si vive, si lavora, si siede gli uni accanto agli altri. " Questo quanto si legge nelle "linee guida sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità", un insieme di direttive, redatto nel 2009 a firma dell'allora Ministro dell'istruzione e che consiglio, a chi non lo avesse già fatto, di scaricare dal sito Istuzione.it cliccando qui (fig.1)
"Si è integrati/inclusi in un contesto quando si effettuano esperienze e si attivano apprendimenti insieme agli altri, quando si condividono obiettivi e strategie di lavoro e non quando si vive, si lavora, si siede gli uni accanto agli altri. " Questo quanto si legge nelle "linee guida sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità", un insieme di direttive, redatto nel 2009 a firma dell'allora Ministro dell'istruzione e che consiglio, a chi non lo avesse già fatto, di scaricare dal sito Istuzione.it cliccando qui (fig.1)
Fig.1
Nel ribadire che tutti gli sforzi di qualcuno che lavora per favorire l'inclusione scolastica risulteranno inevitabilmente vani se manca la volontà di tutto il corpo docente di collaborare, vorrei tornare alla vera finalità di questo sito mostrandovi in che modo potrebbe realizzarsi una "didattica inclusiva" con l'aiuto della Comunicazione Aumentativa Alternativa.
Tradurre le lezioni in CAA
Un'idea consiste nel modificare in CAA alcune lezioni che fanno già parte della normale programmazione didattica della classe frequentata dall'alunno, proponendo l'attività al bimbo qualche giorno prima, con lo scopo di rendergli più comprensibile lo svolgimento del lavoro in classe e aumentare il suo livello di competenza. In questo modo si tenterà di ottenere il giusto coinvolgimento e una concreta partecipazione dell'alunno in classe (presentazione 1 ).
Quali e quante "attività inclusive" si potranno proporre sarà stabilito sulla base dei diversi elementi che costituiscono i singoli casi, come ad esempio la natura e il livello delle difficoltà cognitive e prassiche del bambino rapportate alle attività didattiche proposte alla classe. Quanto più il bambino si avvicinerà alla maturità cognitiva e prassica dei suoi compagni tanto più si potranno creare dei momenti di inclusione (e qui si potrebbe aprire un capitolo sull'importanza della “permanenza” nella scuola dell'infanzia degli alunni disabili oltre la loro età cronologica, ma sarebbe una digressione inopportuna rispetto alla finalità del sito). Anche qui occorrerà un lavoro preventivo del team scolastico.
Un'idea consiste nel modificare in CAA alcune lezioni che fanno già parte della normale programmazione didattica della classe frequentata dall'alunno, proponendo l'attività al bimbo qualche giorno prima, con lo scopo di rendergli più comprensibile lo svolgimento del lavoro in classe e aumentare il suo livello di competenza. In questo modo si tenterà di ottenere il giusto coinvolgimento e una concreta partecipazione dell'alunno in classe (presentazione 1 ).
Quali e quante "attività inclusive" si potranno proporre sarà stabilito sulla base dei diversi elementi che costituiscono i singoli casi, come ad esempio la natura e il livello delle difficoltà cognitive e prassiche del bambino rapportate alle attività didattiche proposte alla classe. Quanto più il bambino si avvicinerà alla maturità cognitiva e prassica dei suoi compagni tanto più si potranno creare dei momenti di inclusione (e qui si potrebbe aprire un capitolo sull'importanza della “permanenza” nella scuola dell'infanzia degli alunni disabili oltre la loro età cronologica, ma sarebbe una digressione inopportuna rispetto alla finalità del sito). Anche qui occorrerà un lavoro preventivo del team scolastico.
Presentazione 1
Filastrocche e poesie
Raccontare le proprie vacanze o il fine settimana
Un momento Inclusivo può essere anche il rientro dalle vacanze (natalizie, pasquali, estive, ecc.) trovando uno spazio nel quale i bambini possano raccontare quello che hanno fatto durante le feste. Come ho già accennato nella sezione "letture speciali", con l'aiuto dell' AAC Talking Tabs sul comunicatore di Lorenzo creiamo il racconto delle vacanze che lui riascolta digitando il tasto "Play" per poi condividenderlo "autonomamente", al rientro a scuola, con i suoi compagni e le maestre (video 3). La stessa storia viene anche stampata e quindi resa disponibile anche per la lettura (presentazione 2)
Un momento Inclusivo può essere anche il rientro dalle vacanze (natalizie, pasquali, estive, ecc.) trovando uno spazio nel quale i bambini possano raccontare quello che hanno fatto durante le feste. Come ho già accennato nella sezione "letture speciali", con l'aiuto dell' AAC Talking Tabs sul comunicatore di Lorenzo creiamo il racconto delle vacanze che lui riascolta digitando il tasto "Play" per poi condividenderlo "autonomamente", al rientro a scuola, con i suoi compagni e le maestre (video 3). La stessa storia viene anche stampata e quindi resa disponibile anche per la lettura (presentazione 2)
Presentazione 2
Video 3. Non avendo disponibile il video della storia dell'8 gennaio, ho pensato di mostrarvi quello del "giorno del compleanno della mamma" che spero sia comunque utile per farvi comprendere come con questo sistema anche il bambino privo di linguaggio verbale possa raccontare e rendere partecipi gli altri delle sue esperienze di vita.
L'autore dei pittogrammi utilizzati in questo sito è:
Sergio Palao Origin: ARASAAC (http://arasaac.org) Licenses: CC (BY-NC-SA) Property: Aragon Gobermentt
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